La dichiarazione dell’amministratore delegato Morselli “potremmo tenerci le acciaierie di Terni” è stato un fumo negli occhi per i lavoratori e sindacati. I vertici tedeschi della multinazionale, con un comunicato, hanno chiarito che quanto la ristrutturazione di Ast sarà completata e l’acciaieria ternana tornerà nuovamente un’azienda competitiva, sarà rimessa sul mercato per la vendita.
“Non è una sorpresa, sono tre anni che il gruppo è uscito dall’acciaio”, sottolinea il segretario Uilm Terni Nicola Pasini, sentito da Il Diario del lavoro. In effetti la ThyssenKrupp, nel 2011, decise di uscire dal settore dell’acciaio inossidabile attraverso lo scorporo dell’area “stainless“, e la creazione della nuova società denominata Inoxum che con i suoi 11.000 dipendenti comprendeva tra l’altro ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni SpA.
“Morselli si è trovato alle strette tra le richieste dei sindacati e lavoratori, continua Pasini, e in maniera molto arbitraria ha fatto quella dichiarazione; ma non ci ha creduto nessuno. Inoltre c’è da prendere in considerazione che le dichiarazioni di questo tipo, su un gruppo come la Thyssen, modificano le quotazioni in borsa. A maggior ragione quindi i tedeschi, conclude il sindacalista, si sono affrettati a puntualizzare subito la gaffe”.
Da ieri sono in ferie forzate tutti i 26 dipendenti della Industria e Servizi, ditta che effettuava pulizie industriali in Ast. Il prossimo tavolo al Mise è calendarizzzato per venerdì 19 settembre.
Emanuele Ghiani