“Ci troviamo davanti a un gesto che non ha nessuna ratio, e per il quale adotteremo la dovute misure nelle sedi appropriate”. Con queste parole Roberto Di Maulo, segretario confederale della Fismic-Confsal, spiega al Diario del lavoro l’esclusione del suo sindacato dalla competizione per l’elezione dell’assemblea dei soci del fondo si sanità integrativa MetaSalute, disciplinato dal contratto nazionale dei metalmeccanici. Sorte analoga è toccata alla Uglm, il sindacato dei metalmeccanici della Ugl.
La decisione, spiega Di Maulo, è stata presa da Fiom, Fim, Uilm, Federmeccanica e Assistal, adducendo come giustificazione il fatto che Fismic e Uglm non hanno sottoscritto il contratto collettivo nazionale.
“Questo – continua Di Maulo – è una cosa del tutto infondata. La Fismic, come la Uglm, sono firmatarie per adesione al contratto, e questo vuol dire che ci siamo impegnati a rispettare tutti i vincoli e gli oneri del contratto, ma come le altre sigle abbiamo gli stessi diritti”.
“A giudizio della Commissione Elettorale, avremmo dovuto raccogliere almeno il 5% degli iscritti al Fondo, per poter così dare attuazione ai nostri diritti. Ma si tratta di una cosa del tutto impraticabile, visto che ancora la stessa MetaSalute non conosce il numero esatto dei suoi iscritti”.
Per Di Maulo una ulteriore anomalia è data dal fatto che la Fismic come la Uglm, hanno fatto parte dell’Assemblea dei Soci del fondo, fin dalla sua costituzione.
“Con questa situazione – afferma il segretario della Fismic – ci troviamo nell’impossibilità di tutelare appieno i nostri iscritti all’interno di MetaSalute, i quali, al momento di un contenzioso, dovranno rivolgersi a un sindacato diverso che quello a cui hanno scelto di aderire”.
“Al momento – conclude Di Mauolo – attendiamo di leggere il verbale di ieri, e poi ci muovere con un’azione legale, in raccordo con la Uglm”.
TN