“La sentenza della Consulta non potrà cambiare la questione della rappresentanza in Fiat”. Così il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo, commenta il pronunciamento della Consulta, reso noto oggi, sull’articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori.
“Il pronunciamento della Corte Costituzionale infatti – si legge in una nota – parla in maniera esplicita e non equivoca di diritto alla rappresentanza per i sindacati che hanno partecipato alle trattative di rinnovo contrattuale pur non avendo firmato. Ebbene, la Fiom non ha mai partecipato agli incontri per i rinnovi contrattuali e quindi, a nostro avviso, non cambia nulla e questa sentenza non dà diritto alla Fiom a nessun tipo di rappresentanza in Fiat”.
“Attendiamo – prosegue Di Maulo – di leggere la sentenza della Corte Costituzionale che appare comunque in palese e netto contrasto con le numerose sentenze nelle quali la stessa Corte aveva finora pronunciato giudizi diametralmente opposti, dando torto a numerosi sindacati autonomi che avevano pure sollevato lo stesso quesito. Evidentemente per i giudici della Consulta la Fiom merita un trattamento di riguardo”.
“Comunque sia – conclude il leader Fismic – l’annuncio della sentenza pubblicato oggi non produrrà nessun immediato effetto pratico, visto che saranno i giudici di merito delle singole corti a dover dirimere l’annosa questione”. (LF)
La Corte Costituzionale dà ragione alla Fiom
La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità dell'articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori per la parte in cui nega rappresentanza sindacale aziendale alle sigle che non hanno firmato le intese contrattuali collettive