Con Salvini “ieri hanno fatto le parole, ma i fatti si fanno al Mise. Noi riuniamo domani 30 sigle, ieri al Viminale c’erano poco più di dieci sigle. Il nostro obiettivo è creare un tavolo permanente che segua il percorso della legge di bilancio e del decreto semplificazione”. Così il ministro dello sviluppo Luigi Di Maio, commentando l’iniziativa del collega Salvini, che ieri ha convocato al Viminale quindici associazioni di imprese, capeggiate dalla Confindustria. “Penso che tutti i ministri – ha detto Di Maio – abbiamo il dovere di incontrare sempre le imprese. Come ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ora ci aspettiamo i fatti e i fatti si fanno al Mise”.
A stretto giro, arriva la risposta di Salvini: “A me interessa la sostanza, io incontro, ascolto, trasferisco, propongo, miglioro poi a me interessa che il governo nel suo complesso aiuti gli italiani. Ognuno fa il suo”. La dichiarazione del ministro dell’interno, però, arriva a margine di un altro incontro con le imprese, questa volta quelle rappresentate dalla Confindustria della Lombardia: ccme dire che Salvini continua comunque a ‘’scavalcare’’ Di Maio nel confronto con i principali attori della politica economica.