Stop a un aumento del 1,6% dell’addizionale regionale Irpef, maggiori risorse per la sanità per uscire dal piano di rientro e risposte all’emergenza casa. Sono questi alcuni contenuti dell’accordo che Cgil, Uil e Cisl di Roma e del Lazio hanno firmato con la Regione. Ne abbiamo parlato con Natale Di Cola, segretario generale della Cgil regionale.
Segretario qual è l’anima di questi accordo che avete firmato con la Regione?
È un accordo che guarda al tessuto sociale e ai suoi bisogni, frutto della mobilitazione nazionale e dello sciopero del 29 novembre. Il documento dà risposte a tre grandi necessità: fiscale, abitativa e quella legata ai trasporti. L’intesa, che nasce da una piattaforma unitaria di Cgil e Uil, è stata firmata anche dalla Cisl.
Quali sono i contenuti principali?
L’accordo, che impegna 200 milioni di euro, aumenta il fondo taglia tasse fino a 146 milioni di euro, per 1,5 milioni di cittadini, con una aumento della platea di 200mila persone. In questo modo viene evitato l’aumento, dell1,6%, dell’addizionale regionale sull’Irpef sui redditi fino a 28mila euro e della detrazione di 60 euro per chi percepisce un reddito compreso tra i 28mila euro e i 35mila euro. L’esenzione della maggiorazione evita un maggior esborso che sarebbe potuto arrivare anche a 210 euro. Adesso è fondamentale proseguire con il tavolo, sia per rendere strutturale il fondo taglia tasse sia per rafforzare le misure a sostegno di chi percepisce un reddito tra i 28mila euro e i 35mila euro
Che altri aspetti affronta?
Prima di tutto la sanità. Con 34 milioni di euro destinati a quelli che vengono definiti i “fondi di dotazione sanitari negativi” il Lazio esce, con un anno di anticipo, dal piano di rientro. Dal 2026 potremo nuovamente discutere del futuro della sanità regionale. Ulteriori 10 milioni vengono messi nella contrattazione integrativa per gli infermieri. Altri 10 milioni sono impiegati per affrontare l’emergenza abitativa e, infine, 17 milioni sono rivolti ai cittadini che vivono in condizioni di disagio e per offrire delle tariffe agevolate per il Tpl.
Un accordo sottoscritto con una giunta a trazione Fratelli d’Italia.
Questo dimostra che le battaglie del sindacato non sono ideologiche ma rivolte a trovare soluzioni ai bisogni delle persone. Le politiche nazionali del governo, invece, legge di bilancio compresa, non danno risposte alle difficoltà dei cittadini.
Un risultato che per voi non è un punto di arrivo.
Certamente. È un primo passo di un percorso più ampio. Se ora diamo risposte al disagio sociale dobbiamo poi guardare al futuro della regione e al suo rilancio. Il Lazio sta affrontare una congiuntura economica non facile. Il nostro intento è quello di accrescere la ricchezza di ogni provincia, sviluppando i vari distretti, attraverso il lavoro di qualità e all’interno della transizione energetica e digitale e rilanciando le politiche industriali. Questo richiede una sinergia anche sul fronte delle risorse: bilancio regionale, fondi europei e sostegno nazionale senza dimenticare una maggiore attrattività per i capitali privati.
Il Giubileo è alle porte. Roma è pronta?
La città è pronta . Abbiamo firmato diversi accordi, quello per le opere e la tutela del lavoro nei cantieri, quello sullo smart working, per il quale ci aspettiamo una maggiore risposta e attenzione nell’attuazione da parte delle controparti e quello per gli appalti. Accordi che hanno generato un significativo miglioramento per i lavoratori. Dobbiamo ora prestare attenzione al Giubileo delle persone. Questo momento deve essere positivo per l’intera città, e non solo per alcune zone o fasce di popolazione. Non deve accrescere o creare nuove diseguaglianze, con cittadini in difficoltà nel pagare gli affitti o sostenere il costo della vita.
Tommaso Nutarelli