L’approvazione della Camera dei deputati, in prima lettura, dell’art. 14 del disegno di legge sulla sicurezza, che prevede fino a due anni di carcere per chi fa blocchi stradali o occupa sedi stradali o ferroviarie in occasione di manifestazioni, ha sollevato dissenso da più parti.
Una misura “impropria ed eccessiva” come la definisce il segretario confederale della Cisl, Sauro Rossi: “Nell’ottica della garanzia dell’ordine pubblico, combinare il diritto a manifestare con quello alla libera circolazione e alla tutela dei beni pubblici e privati, richiede, da sempre, responsabilità, ponderatezza ed equilibrio. Dati questi presupposti, la trasformazione in reato penale del blocco stradale in caso di manifestazioni, con annesso passaggio dalla sanzione pecuniaria alla pena carceraria, come previsto dal Ddl Sicurezza in discussione, risulta impropria ed eccessiva”.
La richiesta da parte della Cisl è che “nella discussione parlamentare la misura venga rivista, evitando, in assenza di atti di violenza, inasprimenti”.