Donald Trump starebbe valutando un’esenzione temporanea dai dazi del 25% alle case automobilistiche per dare loro il tempo di adattare le proprie catene di approvvigionamento al trasferimento della produzione negli Stati Uniti da Canada, Messico e altri paesi. Il presidente americano promette anche “permessi rapidi” alla aziende che vogliono trasferirsi negli Usa ed “essere parte dell’età dell’oro”.
Un annuncio che, insieme allo stop deciso nel fine settimana sui dazi sul tech, si ripercuote positivamente sulle borse. Francoforte accentua i rialzi di apertura e, a poco meno di due ore dall’avvio delle negoziazioni, guadagna l’1,74%, Londra l’1%, Parigi lo 0,61%, Amsterdam e Madrid rispettivamente l’1,59% e l’1,46%. Piazza Affari segna un +1,35% con i titoli del settore auto in evidenza: Stellantis il migliore guadagna il 4,80%, Iveco il 2,73%, Pirelli il 2,69%, Leonardo il 2,58%.
Intanto si è tenuto un nuovo incontro sui dazi commerciali a Washington – apparentemente senza passi in avanti di rilievo – tra il commissario europeo al Commercio, Marcos Sefcovic, e il segretario al Commercio Usa, Howard Lutnick. Secondo il resoconto fornito dal portavoce di Marcos Sefcovic, Olof Gill, sul tavolo sono stati affrontati i temi della proposta europea di dazi a zero per tutti i beni industriali, inclusa l`auto; quello dell`eccesso di capacità produttiva nei settori di acciaio e alluminio e, terzo, quello della resilienza delle catene di approvvigionamenti su micro circuiti e farmaceutica.
Ma eloquentemente, a due riprese, il portavoce della Commissione Ue ripete che “come in ogni negoziato, entrambe le parti devono portare qualcosa sul tavolo”, implicitamente, lasciando così capire che al momento dalla delegazione Usa non sono state presentate controproposte.