I sindacati dei metalmeccanici Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil proclamano una mobilitazione unitaria per chiedere alla multinazionale statunitense Dana Inc un confronto trasparente e garanzie concrete sul futuro dei lavoratori nell’ambito della cessione dell’azienda. Proclamate, inoltre, quattro ore di sciopero, estendibili a otto, da tenersi a discrezione dei territori nelle giornate del 17, 18 o 19 marzo, preceduto da assemblee sindacali.
“Chiediamo un incontro di gruppo in sede istituzionale al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il coinvolgimento delle Regioni interessate, per discutere del futuro occupazionale e industriale dei siti produttivi in occasione della preannunciata ed imminente vendita del ramo off-highway”, scrivono le tre sigle in una nota unitaria. “Diciamo no a delocalizzazioni e a esternalizzazioni che possano mettere a rischio posti di lavoro e competenze strategiche. È fondamentale che il futuro acquirente presenti un piano industriale chiaro, che escluda chiusure e licenziamenti, garantendo la continuità produttiva e occupazionale”.
Le organizzazioni sindacali denunciano inoltre l’atteggiamento aziendale che finora ha evitato “un confronto trasparente” e, al contempo, “ha assunto atteggiamenti nei confronti dei lavoratori e dei delegati sindacali non sempre corretti e rispettosi. È necessario un cambio di rotta immediato”.