Si sta svolgendo oggi, in oltre trenta paesi, fra cui il nostro, la seconda giornata di protesta dei lavoratori e sindacati del settore del fast food, giornata cui seguirà quella di sciopero nazionale per i dipendenti del settore turistico del nostro paese.
Il 5 e 6 maggio scorsi è stata la volta del primo meeting internazionale (1st Iuf International Fast Food Workers Meeting), iniziativa promossa da Iuf (sindacato mondiale della filiera alimentare) in collaborazione con il sindacato americano Seiu e intenzionata a delineare una strategia unitaria, a partire dalle differenti esperienze sindacali esperite localmente, per contrastare l’azione delle multinazionali del fast food, primo fra tutti McDonald’s.
“Fight for fifteen” lo slogan della protesta dei lavoratori dei fast food che ha interessato oltre 60 città degli Usa per l’innalzamento del salario orario a 15 euro e che ha dato il via all’iniziativa dello Iuf.
”È noto ai più come le multinazionali abbiano esportato un po’ ovunque nel mondo il proprio sistema di sfruttamento, e in effetti sono molte sono le analogie fra la situazione americana e quella italiana – afferma Cristian Sesena, segretario nazionale della Filcams Cgil, al ritorno dall’iniziativa newyorchese – sebbene, aggiunge, la loro rivendicazione è rivolta soprattutto al salario, mentre noi abbiamo una visione più globale concentrata anche sulle condizioni di lavoro”.
“Visto che le direttive del McDonald’s sono di non avere nulla a che fare con i sindacati, a differenza di altre catene di fast food molto importanti con cui abbiamo relazioni da anni”, spiega il segretario, Filcams Cgil ha realizzato la campagna di informazione “Fast Generation” (www.fastgeneration.it) tramite la quali i lavoratori dei fast food possono condividere in rete le proprie storie accomunate dall’esperienza di diritti negati. “Faccia a faccia con la realtà” lo slogan dell’iniziativa volta a coinvolgere i lavoratori “sempre più distanti e isolati, far capire che ci siamo e che il sindacato vuole risolvere i loro problemi”, informa Fabrizio Russo della Filcams nazionale.