Contestualmente all’apertura del confronto tra governo e parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro, le organizzazioni di rappresentanza dei datori di lavoro e dei lavoratori agricoli (Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Fedagri Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agci Agrital, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil) hanno sottoscritto un avviso comune in materia di lavoro e previdenza, che è stato inviato al presidente del Consiglio Monti e ai ministri per il Lavoro Fornero, per le Politiche agricole Catania e per lo Sviluppo economico Passera, con una richiesta di incontro.
L’intesa, che dà seguito alle buone relazioni sindacali che caratterizzano il settore primario, contiene importanti proposte in materia di semplificazione amministrativa e burocratica, e indicazioni per ridurre la pressione fiscale e contributiva sul lavoro, soprattutto per chi opera in zone che attualmente non usufruiscono di alcun tipo di agevolazione.
Importanti anche le proposte finalizzate a proseguire l’azione di contrasto al lavoro sommerso, irregolare e fittizio, nonché a definire interventi mirati a salvaguardare i livelli occupazionali e a favorire una migliore occupazione nel settore agricolo.
Inoltre, sulla base dell’accordo, le organizzazioni dei datori di lavoro e dei sindacati, ritengono necessario intervenire sulle rigidità burocratiche che rendono difficile l’assunzione di lavoratori extracomunitari e stagionali.
L’Avviso comune sottolinea anche l’importanza di rendere più trasparente il mercato del lavoro in agricoltura e di migliorare il sistema di tutele in favore dei lavoratori del settore.
Ne conseguono soluzioni, quali quelle individuate nel documento, per restituire alla previdenza agricola l’importanza e la dignità che merita, anche mediante una più pertinente organizzazione delle funzioni all’interno dell’Inps, oggi molto carente e spesso problematica. Occorre, peraltro, risolvere alcune criticità interpretative che hanno generato un ingente contenzioso amministrativo e giurisdizionale.
Le organizzazioni firmatarie hanno chiesto al governo un incontro con l’auspicio che le sollecitazioni che arrivano in modo congiunto dal mondo agricolo vengano raccolte e tradotte presto in provvedimenti attuativi di carattere legislativo o amministrativo.