“Questa classe politica si è dimostrata incapace di avere un progetto per risollevare il Paese, interpretare le esigenze dei cittadini e mantenere gli impegni. Noi bocciamo questa Legge di Stabilità e gran parte di questa classe politica nella quale non riconosciamo i nostri valori e quelli dell’Italia produttiva. Il rigore cieco e senza prospettive è servito solo a far cassa, a mantenere lo status quo e strangolare il Paese. Per nascondere le sue colpe, questa classe politica ha alimentato una demagogica caccia a chi meritatamente ha redditi e pensioni più elevati, alla classe produttiva del Paese. Per questo la accusiamo di essere miope e incapace di agire con equità, innovazione e lungimiranza e di guardare all’interesse generale”. Così Silvestre Bertolini, Presidente CIDA – Manager e Alte Professionalità per l’Italia (che rappresenta oltre 800 mila dirigenti e a cui aderiscono, tra l’altro, Federmanager e Manageritalia) ha aperto oggi a Roma l’Assemblea pubblica dei dirigenti italiani, dinnanzi a quasi 700 presenti, per chiedere una forte discontinuità e, quindi, un deciso cambiamento della Legge di Stabilità e dell’azione dell’Esecutivo sulle quali oggi il Governo chiede la fiducia in Parlamento. Nel corso dell’iniziativa sono stati presentati “50 motivi per sfiduciare il governo e la politica”. Per citarne alcuni: le mancate riforme elettorale, della pubblica amministrazione e del ruolo dei dirigenti pubblici; la mancata valorizzazione del patrimonio culturale, del merito, della responsabilità e della competenza; l’utilizzo dei pensionati e dei contribuenti come bancomat, per compensare cio’ che viene sottratto dall’evasione. Tra i vari interventi, quello di Alberto Brambilla, esperto di previdenza e fisco, che ha ricordato come il 14% dei contribuenti con redditi più alti dichiara il 53% delle imposte mentre 31 milioni di persone che dichiarano di vivere con meno di 10mila euro all’anno, e dei parlamentari Gianpaolo Galli e Gianfranco Polillo. Al termine è stata approvata una mozione con le proposte per il Paese, che una delegazione guidata da Bertolini ha consegnato al Quirinale. Nel frattempo circa 300 partecipanti all’Assemblea CIDA, recatisi nelle piazza del Quirinale, hanno aperto ognuno un ombrello azzurro in segno di protesta.