In Piemonte i neopadri che resteranno a casa ad accudire il figlio appena nato al posto delle madri potranno avere 400 euro in più in busta paga rispetto a quanto erogato dall’Inps per il congedo parentale. E la somma salirà a 450 euro dopo il terzo mese.
L’iniziativa, finanziata dalla Regione con 200 mila euro, è rivolta ai lavoratori dipendenti del settore privato. Rientra in un pacchetto da tre milioni che incentiva le imprese ad agevolare iniziative di flessibilità come il telelavoro, e finanzia Comuni ed enti pubblici e privati che si impegnano per potenziare i servizi per l’infanzia, a partire dagli asili nido.
I relativi bandi sono stati già pubblicati e scadranno a fine agosto. Solo quello per i neopadri resterà aperto fino al 31 dicembre 2011. Una vasta campagna informativa accompagnerà le nuove misure. Accattivanti le locandine rivolte ai neopadri, che presentano la fotografia di un giovane che tiene il biberon come una pistola, accanto alla scritta “Missione possibile”.
“L’ultimo rapporto Istat – ha spiegato oggi illustrando il pacchetto l’assessore regionale alle Pari Opportunità, Giovanna Quaglia – dice che in Italia il 15% delle donne smette di lavorare per la nascita di un figlio, ma la percentuale sale al 18% nel nord-ovest. Coinvolgendo i padri, speriamo di aiutarle a recuperare il lavoro”.
L’idea è stata realizzata attraverso una convenzione con l’Inps il cui direttore regionale per il Piemonte, Giuliano Quattrone, ha portato oggi in conferenza stampa la propria esperienza personale di padre a suo tempo in congedo parentale, illustrata con tanto di foto. “È stata un’esperienza fondamentale della mia vita – ha detto Quattrone – incentivare i padri a occuparsi dei figli fin dai primi mesi è un fatto di civiltà per il quale la Regione Piemonte merita un plauso”. (LF)
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