Una buona notizia da Ancona, che potrebbe essere buon viatico per l’accordo che sindacati e Confindustria stanno trattando per gli assetti della contrattazione. Imprese e sindacati del capoluogo marchigiano hanno sottoscritto un protocollo d’intenti che cambia il segno delle relazioni industriali, abbandonando si spera per sempre la via della conflittualità e dell’antagonismo e abbracciando invece quella della partecipazione.
Il segno della loro operazione è semplice come l’uovo di Colombo. Perché la contrattazione di secondo livello è stata sempre vissuta come un onere, un peso che le imprese dovevano sobbarcarsi per avere pace sociale in azienda. Di qui la tendenza a concedere meno possibile per non sovraccaricare i costi aziendali. Il protocollo cambia invece prospettiva e spiega come questi contratti devoino per prima cosa portare delle convenienze alle imprese, che si rafforzano, aumentano la loro redditività, che viene poi ridistribuita in parte ai lavoratori.
Ecco allora la molla che può spingere ad avere un accordo di secondo livello in tutte le aziende, il reciproco interesse. Le imprese possono ottenere delle disponibilità dei lavoratori a lavorare meglio e ad avere una produttività più alta. I lavoratori partecipano alla crescita delle imprese e in tal modo ottengono salari più alti.
Lo stesso vale per la flessibilità, l’altro importante capitolo del protocollo. Le imprese si impegnano a non usare impropriamente la flessibilità, perché non accresca la precarietà, ma i lavoratori la accettano come strumento per rafforzare l’azienda e consentire a questa di dare maggiore stabilità all’occupazione. E per andare incontro alle esigenze di stabilità dei lavoratori si istituiscono bacini in cui immettere tutti i lavoratori non a tempo indeterminato e dove poi attingere per future assunzioni.
Anche qui un rovesciamento di aspettative che potrebbe essere la chiave di volta delle nuove relazioni industriali che tutti sembrano attendere e che non possono essere fondate che sulla partecipazione.
10 luglio 2008
Massimo Mascini