“Sviluppo economico e sviluppo civile viaggiano di pari passo e per questo se è vero che non c’è benessere senza libertà è altrettanto vero che una maggior ricchezza consente di essere più liberi”. Sono alcune delle riflessioni che emergono dal rapporto del Centro Studi per i 100 anni di Confindustria, che oggi a Parma ha riunito oltre 5.000 imprenditori per il consueto appuntamento biennale. “Libertà e benessere si rafforzano a vicenda”, ha sottolineato il direttore del Centro Studi, Luca Paolazzi, ripercorrendo le tappe compiute nell’ultimo secolo dal nostro Paese, e ricordando che la “straordinaria macchina da crescita” rappresentata dal tessuto industriale italiano si era bloccata ben prima dell’attuale crisi: dal 2000 al 2009, ha detto, il Pil pro-capite italiano è diminuito del 4,1%.(LF)
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