Ristagna la produzione industriale a giugno: -0,2% su maggio. A rilevarlo è il Centro studi di Confindustria nella sua indagine rapida mensile. Rispetto al picco pre-crisi (aprile 2008), rende noto il CsC, il livello di attività rimane inferiore del 16,4%, avendo recuperato il 13,0% dai minimi di marzo 2009. La produzione media giornaliera in giugno è salita dell’1,7% sui dodici mesi, contro il
+2,7% di maggio. Secondo il CsC le aziende che lavorano su commessa segnalano un miglioramento degli ordini in volume: +0,3% in termini mensili, +0,9% annui. In maggio erano cresciuti dello 0,6% su aprile e del 2,7% sui dodici mesi.
L’arretramento di giugno, che viene dopo un mese di stagnazione, conferma, secondo il Centro studi, il momento poco favorevole per l’industria italiana in un contesto di rallentamento globale. Non compromette comunque i progressi acquisiti nel secondo trimestre, per il quale il CsC stima una crescita congiunturale dell’1,9%, attribuibile alla variazione ereditata dal primo trimestre (+0,9%) e al buon risultato di aprile (+1,0% congiunturale). Il recupero nel secondo trimestre verrebbe dopo la stasi nel primo e la contrazione dello 0,4% nel quarto 2010.
La dinamica rilevata dal CsC è in linea con le indicazioni qualitative provenienti dalle indagini Istat sulla fiducia delle imprese manifatturiere. In giugno l’indice generale è diminuito per il terzo mese consecutivo (a 100,5 da 101,1 di maggio), i giudizi sugli ordini sono peggiorati per il quarto mese di fila e le attese di produzione sono stabili sui livelli di maggio e sensibilmente inferiori a quelli di marzo. Le scorte, nel giudizio degli imprenditori, sono tornate ad un livello superiore a quello considerato normale dopo che la loro ricostituzione aveva sostenuto l’attività nei mesi scorsi. (FRN)
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