“Le condizioni economiche dell’Area euro si stanno rivelando molto peggiori di quel che era stato previsto pochi mesi fa”, le politiche adottate fin qua da Governi e Bce “si sono dimostrate del tutto inadeguate” ed e’ dunque “indispensabile cambiare startegia”, adottando misure espansive per uscire dalla crisi. E’ il giudizio del Centro studi di Confindustria espresso in una nota in cui si dice “l’impegno assunto nel vertice quadrangolare di Roma di un piano di rilancio pari all’1% del Pil europeo va nella giusta direzione perche’ riconosce implicitamente la necessita’ di mutare passo, anche se ha un che di deja vu’ non del tutto rassicurante. Soprattutto, occorrono altre misure per fermare e invertire la disunione creditizia da tempo in atto e che sta provocando un violento credit crunch proprio nei paesi maggiormente impegnati nello sforzo di risanamento. Per questo – secondo il CsC – e’ cruciale l’esito del vertice europeo del 28-29 giugno”.
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