Le attese delle imprese manifatturiere sull’occupazione “suggeriscono riduzioni di manodopera” nei prossimi tre mesi. Anche le attese di disoccupazione dei consumatori sono molto elevate rispetto ai livelli pre crisi e ciò contribuirà a frenare i consumi. Lo afferma la congiuntura flash del Csc, il Centro studi di Confindustria. Gli industriali confermano che resta alto il ricorso alla cassa integrazione, che nel primo quadrimestre 2010 ha interessato in media l’equivalente di quasi 400 mila occupati a tempo pieno.
Nel 2010 la dinamica salariale supererà l’inflazione, pure meno bassa, prosegue Confindustria, secondo cui l’attuale tornata di rinnovi dei contratti eroga aumenti per il triennio 2010-2012 che garantiscono in abbondanza il potere d’acquisto. L’accordo del gennaio 2009, secondo il Csc, fissa incrementi pari all’inflazione prevista depurata dall’energia importata (+1,8% nel 2010, +2,2% nel 2011, stime Isae) e superiori all’inflazione totale attesa.
Aumenta nel frattempo la probabilità di un incremento del Pil sopra l’1% nel 2010. Più forte, rileva la stima, è la ripresa del Pil italiano nel primo trimestre: +0,5% sul quarto del 2009, rivisto al rialzo dall’Istat (-0,1% da -0,3%). La crescita acquisita per il 2010 è allo 0,6%. Il secondo trimestre sarà ancora positivo, trainato dalla produzione industriale (+4,0%, stima Isae) e “ciò aumenta molto le probabilità di incremento del Pil 2010 sopra l’1%”.
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