Il governatore della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, è pronto a rispedire al mittente le proposte di Eni per la riconversione della raffineria di Gela se saranno quelle di cui si è parlato negli ultimi giorni. Arrivando all’incontro al ministero dello Sviluppo economico con i sindacati e il governo, il governatore ha parlato di una Eni che “balbetta e parla di una bonifica che dovrebbe riguardare solo 40 ettari su 340”. Al tavolo sono presenti il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, il sottosegretario Claudio De Vincenti, il governatore della Regione Sicilia Rosario Crocetta insieme al sindaco di Gela, i leader dei sindacati di categoria e il Chief Corporate Operations Officer di Eni, Salvatore Sardo.
“Eni parla di una chiusura della raffineria e di un impianto di biocarburanti che occuperebbe 250 persone per un investimento di 250 milioni”, ha spiegato Crocetta. “Parliamo – ha aggiunto il governatore – di un piano che pretende che la Sicilia autorizzi pozzi petroliferi continuando massicciamente l’attività estrattiva per portare petrolio altrove. Veniamo beffati due volte, da un lato ti rovinano il paesaggio e l’ambiente con i pozzi e dall’altro ti licenziano i lavoratori. La mia linea sarà netta di respingere tutte queste proposte e sto pensando di rivedere se interrompere il tavolo di confronto sui pozzi”.