Il nuovo mercato su cui punterà la Barilla è la Russia, ha dichiarato l’amministratore delegato Claudio Colzani, in una intervista rilasciata al Financial Times. L’azienda però non farà esportazione, ma punta a produrre in loco. A Solnechnogorsk, nella regione di Mosca, sarà aperto un pastificio che permetterà di raddoppiare il fatturato dell’azienda ogni anno per almeno tre anni. La Barilla ha inoltre già distribuito nei mercati italiano e statunitense la nuova linea salutistica senza glutine, l’obiettivo secondo Colzani “è quello di rendere il prodotto disponibile a tutti in ogni supermercato, non solo nei negozi specializzati”. Sono stati investiti 55 i milioni di euro nel nuovo stabilimento produttivo di Solignano, ed è stato anche rinnovato il sistema automatico di trasporto merci nello stabilimento di Pedrignano. Il sindacato di categoria della Cigl, esprime perplessità riguardo le indicazioni emerse dall’intervista rilascaiata da Colzani: “Le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Barilla sul Financial Times riguardo alle future strategie del gruppo che prevedono di costruire uno stabilimento per produrre la pasta in ogni Paese in cui c’è penetrazione commerciale, ci lascia molto perplessi”. Lo dichiara Mauro Macchiesi, segretario nazionale Flai Cgil: “Abbiamo apprezzato la strategia del gruppo di questi ultimi mesi che punta alla difesa dei volumi prodotti nel nostro paese ma legare la crescita nel mondo all’idea di un sistema di produzione locale non ci convince perché crediamo che il valore aggiunto della produzione italiana stia non solo nella sostenibilità degli impianti e nella scelta scelta delle materie prime, ma in particolar modo nella capacità di lavorazione dei prodotti, eredità di una ben precisa storia, cultura e tradizione”.
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu