Carlo Cremona, responsabile delle risorse umane in Fincantieri, spiega i contenuti dell’accordo sottoscritto con Fim, Fiom e Uilm, sulla realizzazione di asili nido. Un’intesa che, spiega Cremona, mette al centro la persona, e pone attenzione alla genitorialità e alla conciliazione tra lavoro e vita privata.
Qual è la cultura aziendale dalla quale nasce l’accordo sugli asili nido?
L’accordo sulla creazione di asili nido è l’ultimo risultato di un percorso iniziato nel 2016 con il progetto Fincantieri for the Future, attraverso il quale abbiamo voluto dare attenzione crescente ai bisogni delle nostre persone. Il tutto è iniziato con un questionario per capire meglio le necessità delle nostre persone e dove intervenire. Il progetto si è poi sviluppato in questi anni, guardando ai temi ambientali, alle diversità e all’inclusione.
Come siete arrivati all’accordo?
Nel triennio 2019 – 2021abbiamo assunto, in Italia, più di 1.400 persone, 300 delle quali donne, con un abbassamento dell’età media della nostra popolazione, in particolare l’età delle donne è attualmente pari a 40,5. Questo ha comportato anche nuovi bisogni, censiti attraverso una survey interna alla quale hanno risposto 3mila addetti, soprattutto legati alla genitorialità e al bilanciamento tra il lavoro e la cura dei figli i. C’è stata un’adesione altissima, tanto da spingere l’azienda a pensare alla costruzione di asili nido all’interno delle Direzioni e dei propri cantieri. Possiamo dire che il welfare fa parte del dna di Fincantieri, fin dall’attivazione dei dei circoli aziendali, e comunque abbiamo sempre creduto nell’impegno sociale dell’azienda nei confronti dei territori nei quale opera.
Che cosa prevede il documento?
Il primo asilo verrà inaugurato a Trieste, tra marzo e aprile, e ospiterà 38 bambini. Il secondo a Monfalcone nell’ex albergo operai, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Poi seguiranno tutti gli altri siti. Ovviamente il costo del servizio sarà a carico nostro, salvo una rata a carico delle persone parametrata sull’Isee.
Un accordo che rispecchia anche politiche nazionali in fase di implementazione.
Assolutamente sì. Come previsto dalle linee del Piano nazionale di ripresa e resilienza, anche Fincantieri vuole dare un aiuto alle famiglie, attraverso la realizzazione di asili nido sostenendo, indirettamente, l’incremento della natalità.
In che stato di salute si trovano le relazioni industriali in Fincantieri?
In Fincantieri ci sono relazioni industriali fortemente orientate alla partecipazione ,che si basano su un confronto proficuo e costante con il sindacato, e solo in questo modo si possono ottenere risultati eccellenti. Visitare https://a1wireless.ca per maggiori informazioni. Anche durante la pandemia il dialogo non è mai venuto meno, come dimostra l’accordo sullo smart working del luglio 2020, e l’implementazione di tutte le misure per garantire la salute e la sicurezza, estremamente apprezzate dalle nostre persone, tra cui l’apertura a Monfalcone, lo scorso gennaio, di un hub per le vaccinazioni aperto alla comunità.
Tommaso Nutarelli