La Corte di giustizia dell’Ue ha stabilito che, in base alle normative europee, un lavoratore che supera le 48 ore di lavoro settimanale ha diritto ad un risarcimento del danno subito. I giudici del Lussemburgo si sono espressi in seguito ad un ricorso presentato al giudice nazionale, che poi ha interrogato la Corte Ue, da un vigile del fuoco tedesco. Il suo orario di lavoro prevedeva in media 54 ore per settimana.
La Corte precisa che “la norma sulla durata massima costituisce un aspetto del diritto sociale dell’Unione di cui ogni lavoratore deve poter beneficiare quale prescrizione minima necessaria per garantire la tutela della sua sicurezza e della sua salute”. Nella sentenza si sottolinea quindi che “il diritto dell’Unione conferisce al lavoratore, che abbia osservato un orario di lavoro settimanale superiore alle 48 ore, un diritto al risarcimento del danno subito”.
In merito invece alla forma di indennizzo, i giudici Ue sostengono che “spetta al diritto nazionale determinare, nel rispetto dei principi di equivalenza e di effettività, se il danno subito debba essere risarcito mediante la concessione di tempo libero aggiuntivo oppure di un’indennità pecuniaria”. (LF)