“Non si possono mettere a rischio 550 posti di lavoro, principalmente donne, per divergenze societarie tra la vecchia proprietà, oggi socio di minoranza, e il fondo Investcorp. Continueremo, con determinazione, la nostra battaglia insieme ai lavoratori e con il sostegno ed il supporto delle istituzioni, richiamando all’impegno tutte le forze in campo e, soprattutto, L’ azionista di maggioranza Investcorp alla responsabilità sociale dell’impresa nei confronti del territorio e dei lavoratori”. E’ la posizione espressa da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil in occasione del tavolo al ministero dello Sviluppo economico con i rappresentanti dell”azienda Corneliani per affrontare la crisi aperta con la presentazione del concordato in bianco.
La crisi di liquidità, denunciata dall`azienda “anche a seguito del lockdown dovuto all`emergenza sanitaria Covid 19, ha portato alla scelta della dirigenza di bloccare la produzione, decisione da subito contestata dalle organizzazioni sindacali e da tutti i lavoratori che ad oggi sono in sciopero ed in presidio permanente davanti ai cancelli dell`azienda”.
Le segreterie nazionali di categoria e confederali “hanno ribadito con forza la necessità di intervento degli investitori, attraverso l`immissione di denaro `fresco` sopperendo così alla mancanza di liquidità temporanea, per riprendere da subito la produzione. Non è infatti condivisa la richiesta di prestito ponte fatta dall`azienda, avendo l`investitore principale (fondo Investcorp), tutte le possibilità di immettere liquidità da qui alla fine dell`anno in attesa del piano industriale e della ricerca di nuovi soci”. In breve tempo sarà formalizzato un nuovo incontro al Mise.
E.G.