Venerdì 28 marzo si svolgeranno gli scioperi con manifestazioni regionali e provinciali in tutta Italia per riaprire la trattativa con Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. A sostegno della vertenza dei metalmeccanici e degli scioperi restano confermati il blocco degli straordinari e delle flessibilità in tutti i luoghi di lavoro.
Dopo le 16 ore di sciopero già effettuate, tra dicembre e febbraio, spiega una nota unitaria di Fiom, Fim e Uilm, “venerdì sarà una giornata di mobilitazione nazionale che punta a riaprire con forza il tavolo di trattativa con Federmeccanica e Assistal a partire dalla piattaforma unitaria che si pone gli obiettivi di aumentare i salari, ridurre l’orario, stabilizzare i rapporti di lavoro e rafforzare la salute e la sicurezza”.
Dopo la rottura della trattativa con la rappresentanza delle piccole e medie imprese, nella stessa giornata di venerdì 28 marzo sciopereranno anche i lavoratori che rientrano nel CCNL Unionmeccanica-Confapi.
La manifestazione di Torino vedrà le conclusioni del segretario generale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, la manifestazione di Reggio Emilia sarà conclusa dal segretario generale della Fiom-Cgil, Michele De Palma, e per la manifestazione di Napoli le conclusioni saranno affidate al segretario generale della Uilm-Uil, Rocco Palombella
A sostegno dei metalmeccanici venerdì saranno in piazza anche i parlamentari del Pd che fanno parte della commissione lavoro di Montecitorio. Arturo Scotto sarà a Roma, Chiara Gribaudo a Torino, Emiliano Fossi a Fidenza, Marco Sarracino a Napoli.
“Siamo solidali – dichiarano – con la vertenza dei lavoratori e delle lavoratrici metalmeccanici che chiedono il rinnovo del contratto. Il governo non può girarsi dall`altra parte: agisca sugli industriali per sbloccare la trattativa. Il potere d`acquisto di chi lavora va difeso soprattutto alla luce dei dati drammatici sui salari diffusi ieri dall’Istat”.
Ci saranno anche i parlamentari del M5S, al fianco dei metalmeccanici, per appoggiare lo sciopero unitario indetto da Fiom, Fim e Uilm al fine di sollecitare la riapertura delle trattative per il rinnovo del contratto.