“Quello che traspare dalla vicenda contrattuale, da parte del fronte datoriale è un atteggiamento di irresponsabilità verso i lavoratori e più in generale verso il Paese. Nei momenti di difficoltà come quello che stiamo vivendo, tra crisi internazionali e in ultima la vicenda dei dazi, bisognerebbe muoversi con coesione: imprese, lavoratori e organizzazioni sindacali dovrebbero fare fronte comune. Stiamo invece riscontrato da parte della maggioranza del fronte interno di Federmeccanica una irresponsabilità che cerca di far pagare un prezzo salato ai lavoratori solo
perché nell’ultimo contratto del 2021 il contratto rinnovato ha permesso di recuperare la perdita di salario dovuto alla forte inflazione”. Parole durissime dal segretario generale FIM Ferdinando Uliano, nei confronti delle controparti che tengono bloccata la trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro.
Uliano attacca in particolare il presidente di Federmeccanica, Visentini: “Le critiche pubbliche del Presidente di Federmeccanica al modello contrattuale del 2021, da lui stesso accettate e condivise – sottolinea il sindacalista- sono la cartina di tornasole di questo atteggiamento irresponsabile, a cui si somma una campagna di delegittimazione da parte di Federmeccanica fatta di conferenze stampa contro il sindacato, di premi unilaterali di alcune aziende volti a premiare chi non fa lo sciopero”. Dopo la mobilitazione, prosegue, non ci sono stati incontri di nessun tipo: “e contrariamente a quello che vogliono far credere, le distanze sul salario non ci sono perché semplicemente nella proposta che Federmeccanica ha messo sul tavolo il 12
novembre scorso sul salario di fatto non prevede nessun aumento salariale certo, c’è una proposta che potrebbe benissimo cambiare rispetto a quella che potrebbe essere ex-post il valore dell’inflazione”.
“Rispetto poi alla mobilitazione e agli scioperi messi in campo per sostenere la riapertura del tavolo, la parte più miope di Federmeccanica punta a fiaccare il fronte sindacale e dei lavoratori facendo leva sulla situazione di crisi che tanti lavoratori stanno vivendo e pagando in termini di reddito”
Ma, prosegue Uliano, “il nostro fronte, contrariamente a quello che pensano, resta unito e metteremo in campo azioni ancora più forti azienda per azienda, territorio per territorio, con l’obiettivo di riaprire il tavolo e rinnovare un contratto giusto. Il nostro obiettivo è quello di riconoscere i giusti aumenti salariali, ma anche tutta la parte normative, piani sociali, lotta alla precarietà e agli infortuni, estensione della contrattazione aziendale, conciliazione dei tempi vita lavoro e riduzione degli orari, oltre che di politiche industriali.” E conclude: “non ci ha fermato la pandemia non ci fermeranno gli imprenditori che non vogliono assumersi nessuna responsabilità davanti ai lavoratori e al Paese”.