“Innanzitutto si riapra la trattativa. La posizione di Federmeccanica è inaccettabile”. Sono queste le parole del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, presente alla manifestazione dei metalmeccanici davanti al Mimit in occasione dello sciopero nazionale per il rinnovo del contratto. “Le aziende in questi anni hanno fatto profitti. I lavoratori sono stati responsabili, hanno affrontato tutte le situazioni difficili che ci sono state, dal Covid in avanti. Il fatto oggi dí negare la trattativa, di negare il contratto è una cosa che non siamo disponibili ad accettare e c`è il pieno sostegno della confederazione”.
“È in gioco la qualità e il futuro dello sviluppo del sistema industriale di questo paese – ha aggiunto Landini -. Non a caso nella piattaforma, i metalmeccanici non stanno chiedendo solo una questione di aumento salariale, ma stanno ponendo anche il tema di quale sistema, di quale sviluppo, il sistema delle imprese debba avere. Con la crisi industriale che si sta vivendo, il problema è quali prodotti e quali politiche industriali si fanno e per questo c’è un tema che riguarda naturalmente anche il Governo”.
“In più – ha proseguito – da tempo noi stiamo chiedendo, non solo per i metalmeccanici, che per aiutare i salari è anche il momento di andare con la strada di defiscalizzare gli aumenti del contratto nazionale di lavoro, perché in questi anni il tema dell’abbassamento dei salari è anche un tema che ha determinato un calo della domanda e ha aumentato anche le preoccupazioni e le paure delle persone. E allo stesso tempo, c’è un tema che si chiama superare la precarietà e investire sulla formazione e sul lavoro anche all’interno delle imprese”.
“È evidente che c’è proprio un problema di politica economica. il Italia aumentare i salari non è solo rispondere a una giusta esigenza di chi lavora ma è anche un sistema per far crescere la produzione industriale e i consumi – ha concluso il leader della Cgil-. L’atteggiamento di Federmeccanica che sta negando la trattativa è un atteggiamento irresponsabile, perché non è solo contro i lavori, ma è anche contro la crescita e il futuro di questo paese”.
Anche la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, sostiene la lotta dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto con un messaggio sui suoi canali social: “Siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici che scioperano in tutta Italia. È inaccettabile che, dopo mesi di trattative interrotte, Federmeccanica e Assistal continuino a ignorare legittime richieste sindacali. Il contratto collettivo è fondamentale per adeguare i salari al costo della vita, migliorare le condizioni di lavoro, generare e redistribuire crescita garantendo maggiore sicurezza, soprattutto negli appalti. Rifiutarsi di rinnovare significa mortificare la dignità, il valore e il ruolo di chi, ogni giorno, contribuisce alla crescita del Paese in settori strategici. Chiediamo con forza la riapertura immediata del tavolo negoziale. Serve responsabilità. Serve rispetto. È ora di dare risposte concrete ai metalmeccanici”.
E a nome di tutta Uil, arriva anche il messaggio del segretario generale Pierpaolo Bombarieri: le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici, afferma, “oggi rinunciano a una giornata del proprio salario per rivendicare il diritto a un contratto giusto. Lo sciopero odierno è per chiedere aumenti salariali che salvaguardino il potere d`acquisto di milioni di lavoratrici e lavoratori, che hanno visto erodere il proprio reddito sino all`impoverimento”.
“Lo testimoniano i recentissimi dati dell`Oil, che – ha ricordato Bombardieri – semmai ce ne fosse stato bisogno, confermano le nostre preoccupazioni e ci rafforzano nella nostra battaglia. Oggi, i metalmeccanici pongono una questione che riguarda tutto il Paese. Se non crescono i salari, se non si riduce e non si redistribuisce l`orario di lavoro, se non si costruisce una politica industriale per lo sviluppo, non c`è futuro per nessuno”.
“Lo sciopero odierno, dunque – ha sottolineato il leader della Uil – rivendica non solo un contratto, ma una visione moderna, efficace e giusta del nostro sistema produttivo e della nostra economia. Gli imprenditori comprendano che devono investire sul lavoro e accettino le piattaforme sindacali. Il governo faccia la propria parte, detassando gli aumenti contrattuali. Queste scelte – ha concluso Bombardieri – sono nell`interesse di tutti”.