Non si ferma la contestazione degli operai Electrolux in attesa dell’incontro tra le parti sociali, previsto per le 15 al ministero dello sviluppo economico, dopo la proposta dell’azienda che ha avanzato l’ipotesi di un dimezzamento degli stipendi per rimanere in Italia. Presidiati gli stabilimenti di Porcia (Pordenone) per impedire l’ingresso e l’uscita delle merci. A Susegana si sciopera per otto ore in ciascuno dei due turni. Oltre agli operai partecipano alla protesta anche gli impiegati. Gli impianti di produzione e di climatizzazione dei locali sono del tutto bloccati. Una delegazione composta da sette esponenti delle Rsu, riferibili alle tre sigle sindacali, è in viaggio per raggiungere il tavolo di Roma.
Intanto il segretario generale della Fiom di Milano, Marcello Scipioni, afferma che la Fiom “non lascerà soli le lavoratrici e i lavoratori di Solaro” e di essere pronta allo sciopero generale territoriale. “Come già Fiat, anche Electrolux utilizza il ricatto occupazionale per imporre una drastica riduzione del salario e condizioni di lavoro inaccettabili”, conclude Scipioni. Duro anche l’intervento di Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, intervistato questa mattina nel corso della trasmissione Prima di Tutto su Radio1Rai, “Oggi chiederemo al governo di evitare la chiusura delle fabbriche in Italia e di agire in tal senso dal punto di vista fiscale e parafiscale”. Sempre questa mattina, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso incontra la stampa a Mestre. L’appuntamento è nella sede della Cgil regionale e al centro della conferenza ci sono le vertenze aperte, a partire da quella della Electrolux insieme ad una valutazione sulla stuazione economico-politica del paese.
Camusso attacca il governo
Non possiamo permetterci un governo che non c’è, cosi la Camusso oggi nella conferenza di Mestre