A Pace del Mela continua ad essere protagonista la vicenda dei lavoratori dell’Aicon, cantiere che opera nella progettazione, costruzione e commercializzazione di imbarcazioni e navi da diporto a motore di lusso. I lavoratori del gruppo stanno, in queste settimane, protestando per chiedere che il rilancio dell’azienda non passi per il licenziamento e per la riduzione del personale e affinché qualsiasi processo innovativo o di trasformazione mantenga totalmente i livelli occupazionali esistenti.
L’azienda intanto, a quanto si apprende da fonti sindacali, ha disdettato la Rsu. “I rappresentanti sindacali dal 6 giugno non possono far accedere nei locali dell’azienda il personale e questo non aiuta di certo a trovare un accordo”, commenta Fabrizio Pascucci, segretario nazionale della Feneal Uil.
Il sindacato fa intanto sapere che il Prefetto di Messina ha convocato per il prossimo 22 giugno i sindaci dei comuni della valle del Mela, il presidente di Confindustria Messina, l’amministratore delegato della Aicon Spa, il liquidatore della Aicon Yachts Spa, i segretari generali provinciali di Cgil, Cisl e Uil, i componenti Rsu Aicon. Successivamente lo stesso giorno, presso la sede di Confindustria Messina, è fissata la conclusione dell’esame congiunto azienda.
“Siamo ben consapevoli della crisi del settore nautico e della necessità di ristrutturare l’azienda, – conclude Pascucci – ma il rilancio della stessa dovrà essere compatibile con la tutela del lavoro di chi l’ha fatta crescere in tutti questi anni. Il piano industriale non può e non deve passare per il licenziamento. Noi continuiamo ad affermare che la riorganizzazione dovrà assicurare continuità all’azienda e ai suoi dipendenti e una soluzione, più volte prospettata, potrebbe essere il rientro delle numerose attività che l’azienda ha continuato in questi anni ad esternalizzare”. (FRN)