Crisi e pensioni al centro del dibattito nella Cementeria di Calusco e, in un secondo confronto, davanti agli impiegati degli uffici di via Madonna della Neve a Bergamo, dove ha sede il Gruppo, leader nel settore del cemento, oggi interessato da un pesante processo di ristrutturazione. “Ci raccontano che la ripresa è cominciata, ma non c’è ripresa senza occupazione. La strada è difficile, noi non ci rassegniamo: prendetelo come uno slogan per il nostro Congresso”. Susanna Camusso, segretario nazionale della CGIL, ha dichiarato questa mattina, davanti ai lavoratori del gruppo Italcementi, azienda in fase di ristrutturazione, con una cassa integrazione straordinaria che coinvolge fino ad un migliaio di lavoratori. A Calusco lavorano 156 persone, a Bergamo circa 600 per Italcementi, più i circa 280 inorganico per CTG e una sessantina per Calcestruzzi. Gli iscritti CGIL sono stati chiamati ad esprimersi sui documenti congressuali e hanno eletto i delegati da inviare ai congressi territoriale e regionale, tappe che condurranno al Congresso della Camera del Lavoro di Bergamo il 6 e il 7 marzo. Luigi Bresciani, segretario della Camera del Lavoro di Bergamo che ha aperto i lavori dell’assemblea, denuncia che dal 2008 il tasso di disoccupazione della provincia è triplicato: “Il nostro segretario nazionale conosce molto bene Bergamo e la Lombardia, sa cosa succede qui. In queste settimane siamo impegnati a svolgere centinaia di assemblee come quella di oggi, in vista del nostro congresso: questa non è routine, vuole essere invece un momento di ascolto dei nostri iscritti, in una provincia dove, dal 2008, il tasso di disoccupazione è triplicato”.La Camusso illustrando il documento congressuale di cui è prima firmataria e che ha per titolo “Il lavoro decide il futuro” afferma: “Dopo 6 anni di crisi e in assenza di un cambiamento effettivo, invece di riproporre una lunga analisi come in passato, abbiamo scelto di costruire un documento di azioni il cui titolo, non è casuale”. Continuando con una critica alle politiche del governo la Camusso sottolinea la necessità di una giustizia sociale e finanziaria: “Eppure basterebbe più giustizia fiscale per avere nuove risorse: in questo paese l’aliquota applicata alla tassazione sul lavoro è più alta dell’aliquota applicata alle rendite finanziarie. Basterebbe chiedere il pagamento della patrimoniale per poi investire le risorse in politiche per l’occupazione giovanile”. A proposito di contrattazione, il segretario generale ha sottolineato come ci siano “settori in cui il contratto nazionale di lavoro raggiunge meno della metà dei lavoratori. Serve una contrattazione inclusiva, non si può rappresentare solo chi lavora stabilmente.” Conclude ii segretario nazionale della Cigl: “Il contratto nazionale deve essere il luogo in cui tutti coloro che appartengono ad un settore si possano riconoscere”.
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