“Il governo ha posto la prima pietra, rimediando a decenni di non scelte”. Così Confindustria commenta l’adozione da parte del CdM di oggi della Strategia Energetica Nazionale. “Un piano di lungo termine – si legge – che è tassello fondamentale della politica industriale del paese. Confindustria farà proposte e valutazioni approfondite su tutti gli aspetti, ma sarebbe importante se la SEN, che al momento è una sorta di linea d’indirizzo senza forza legislativa, venisse tradotta in provvedimenti concreti e vincolanti anche per i governi futuri”.
“Il documento – prosegue Confindustria – si pone come obiettivo prioritario la riduzione dei prezzi dell’energia: occorre dare subito concretezza a questo proposito. Il costo sempre più elevato della bolletta energetica mina alla base la competitività delle nostre imprese”.
Consideriamo, inoltre, “determinante lo sviluppo delle infrastrutture energetiche strategiche per l’integrazione del mercato europeo, con l’obiettivo di fare dell’Italia un hub del gas. Per questo è necessario superare i veti incrociati, le lungaggini e le incertezze che frenano la realizzazione delle opere. E’ anche imprescindibile un ruolo maggiore del nostro paese in Europa”.
“Riteniamo positiva – prosegue la nota – la rilevanza attribuita all’efficienza energetica, che può giocare un ruolo chiave nella crescita di molti settori manifatturieri italiani di indiscussa leadership tecnologica. Con la SEN dobbiamo evitare di ripetere gli errori commessi in passato con politiche di incentivazione irrazionali, come per le rinnovabili, che hanno generato rendite ed extracosti, senza creare un’industria solida. Il criterio guida deve essere quello dell’efficienza e della sostenibilità economica in linea con i parametri europei”. (LF)
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