“Il segnale che arriva dal Parlamento sul tema dei ritardati pagamenti della PA è incomprensibile”. Così Vincenzo Boccia, presidente Piccola Industria Confindustria commenta l’approvazione da parte della Commissione Attività Produttive della Camera di un emendamento che prevede il recepimento immediato della Direttiva comunitaria sui ritardati pagamenti, esclusivamente per le transazioni tra imprese. Mentre rinvia, di più di un anno, il recepimento delle disposizioni che regolano le transazioni tra imprese e PA, che rappresentano il vero nocciolo del problema.
“È un segnale che va in direzione nettamente opposta alle esigenze concrete delle imprese – osserva Boccia – in una fase di crisi in cui l’urgenza è la liquidità, soprattutto alla luce dei rischi di un nuovo credit crunch. Rischi accentuati anche da un’altra decisione recente, altrettanto incomprensibile, che ha tagliato le risorse del Fondo di Garanzia per le Pmi. Contrariamente a quanto ci chiede con insistenza la Ue, e cioè di agire e di assumersi la responsabilità di decisioni forti, il Governo continua a rimandare le scelte necessarie per la crescita. È inaccettabile”.
“La Direttiva – prosegue Boccia – andrebbe recepita nell’ambito del decreto sviluppo in corso di definizione, insieme alla definitiva attuazione delle norme che estendono la certificazione dei crediti al settore sanitario e ne consentono la compensazione con i debiti iscritti a ruolo. E andrebbe recepita – conclude il presidente Piccola Industria Confindustria – nella sua unitarietà: un percorso a doppia velocità, più rapido per la parte riguardante i privati e più lento per i rapporti con la PA è assurdo”. (LF)
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