Previsioni ottimistiche dal Centro studi di Confindustria sull’andamento della crisi: “L’economia italiana è fuori dalla recessione” e la ripresa sarà “più solida rispetto alle stime rilasciate a dicembre”. Secondo il CsC, infatti, nonostante un impatto restrittivo della manovra economica 2011-2012, la crescita sarà dell’1,2% nel 2010 e dell’1,6% del pil per il 2011.
La disoccupazione è invece attesa in aumento, dopo i 528mila posti di lavoro già persi a fine 2009 in 2 anni di crisi. Tra quest’anno e il prossimo l’onda lunga della crisi economica potrebbe portare a una ulteriore riduzione di 246mila posti di lavoro, sostengono gli economisti di Confindustria, ipotizzando la domanda di lavoro attesa e il possibile processo di riassorbimento dalla cassa integrazione (solo al 50% per la cig straordinaria, quasi completo per l’ordinaria).
Secondo il CsC, quindi, “il numero di persone occupate calerà di 144mila unità dal quarto trimestre 2009 al quarto del 2010, e di altre 102mila nel corso del 2011”. Nonostante una forza lavoro prevista in crescita nel 2011 (+0,2%), il tasso di disoccupazione è atteso in aumento all’8,7% a fine 2010 e al 9,4% a fine 2011.
Il Centro studi ha stimato l’evasione fiscale in Italia pari a 124,5 miliardi nel 2009, circa l’8,2% del Pil. Mentre “la pressione fiscale effettiva che grava sui contribuenti che pagano integralmente imposte e contributi è al 51,4% del reddito italiano, contro il 43,2% ufficiale” che incorpora anche il sommerso e indica quindi una incidenza “solo apparente”.
A parità di gettito, “eliminando l’evasione – calcolano gli economisti di Confindustria – le aliquote fiscali e contributive potrebbero essere abbattute del 16%”. (FRN)