Misurazione della rappresentatività delle parti sociali per arginare il fenomeno del dumping e una nuova procedura di contrattazione che riafferma il contratto nazionale e valorizza le intese territoriali. Sono questi i cardini dell’intesa sulle nuove relazioni industriali sottoscritta oggi dai sindacati confederali Cgil Cisl e Uil con Confsercenti. L’accordo segue quelli gia’ firmati nei mesi scorsi con altre rappresentanze di impresa, tra cui Confcommercio, Confapi e artigiani, mentre e’ ancora in alto mare la trattativa con la Confindustria, che dovrebbe peraltro riprendere nelle prossime settimane dopo l’incontro di fine luglio.
L’Accordo sulla rappresentanza firmato da Confesercenti con i sindacati prevede la misurazione delle organizzazioni sindacali e della parte datoriale attraverso l’individuazione di idonei indicatori: le parti sociali hanno infatti condiviso che la rappresentatività debba costituire un prerequisito della contrattazione. Sancita in più punti dell’intesa è la necessità, a tutela della leale concorrenza, di arginare fenomeni di dumping, soprattutto di tipo retributivo, attraverso adeguate misure che garantiscano il rispetto delle retribuzioni minime individuate dai contratti collettivi nazionali sottoscritti dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative.
Per quanto riguarda il modello contrattuale, si conferma il ruolo centrale del contratto nazionale come strumento di regolazione dei rapporti di lavoro, che non si limiterà a stabilire i trattamenti retributivi minimi, ma sarà anche la sede nella quale concordare flessibilità e produttività.
L’intesa prevede inoltre la valorizzazione del ruolo della contrattazione territoriale e aziendale. Il contratto nazionale, si legge, “potrà adottare specifiche previsioni, attraverso intese territoriali o aziendali, per crisi, sviluppo, sostegno del Mezzogiorno con effetti derogatori e/o sospensivi di istituti del CCNL stesso anche a contenuto economico”.
Il ruolo delle parti sociali, si legge nelle intese, “non si esaurisce con la sottoscrizione dei contratti di lavoro, ma occorre potenziare la Bilateralità e attivare un confronto con il Governo a sostegno del welfare contrattuale che va ulteriormente incentivato con politiche di vantaggio fiscale e contributivo”.
Per Mauro Bussoni, Segretario Generale di Confesercenti, e’ il risultato “di un lavoro di riconoscimento reciproco, che valorizza il ruolo delle parti sociali e delle relazioni sindacali per un reale rilancio della competitività”.
n.p.