La quattordicesima, in arrivo per oltre 7 milioni di italiano, verrà destinata, quasi nella metà, per pagare tasse e spese obbligate. È quanto emerge dalle elaborazioni dell’Ufficio Economico Confesercenti sulla base dei dati Istat e un survey SWG.
Quest’anno saranno erogati complessivamente 6,7 miliardi di euro, in crescita di 900 milioni sul 2016 grazie all’ampliamento della platea di percettori tra i pensionati, e il 49%, pari a 3,3 miliardi di euro, non sarà dirottato sui consumi.
A percepire la quattordicesima, in Italia, sono circa 3,8 milioni di lavoratori dipendenti e 3,4 milioni di pensionati. Per questi ultimi si tratta di un numero in crescita: lo scorso anno, ne beneficiavano 2,1 milioni. L’estensione ha portato anche ad un aumento dell’importo medio per persona, che passa da 407 a 507 euro. Per i lavoratori dipendenti, invece, la quattordicesima mensilità vale in media circa 1.400 euro.
Le risorse in arrivo saranno usate soprattutto per le spese obbligate: dei 3,3 miliardi di euro destinati a questo scopo, circa 1,6 miliardi sono impiegati per saldare conti in sospeso, dai debiti alle bollette scadute; 938 milioni per le spese sanitarie e mediche, mentre i rimanenti 737 milioni per pagare Imu, Tari e altre imposte. Al risparmio e agli investimenti, invece, andrà 1 miliardo di euro circa, il 16% del monte totale.
Sarà dunque ristretto l’impatto sui consumi, su cui confluiranno circa 2 miliardi, meno di un terzo delle quattordicesime. Di queste risorse la maggior parte (1,6 miliardi) servirà per finanziare una vacanza, mentre 400 milioni andranno in spese straordinarie e regali e poco più di 300 milioni agli ormai imminenti saldi estivi.