L’associazione propone di rendere permanente il bonus da 80 euro ai lavoratori dipendenti includendo i pensionati entro i 25mila euro di reddito annuo e tagliando almeno 2 punti le aliquote Irpef. Il costo, secondo i calcoli dell’associazione, sarebbe di circa 15 miliardi di euro, mentre l’effetto sul Pil si aggirerebbe attorno allo 0,2%, se ottenuto con parallele riduzioni di spesa, e dello 0,7%, se effettuato in deficit.
Con il rinnovo permanente del bonus di 80 euro si avrebbero risorse per le famiglie, in particolare quelle con redditi più bassi, e una maggiore propensione alla spesa pari a circa 25 miliardi di euro.
Queste le proposte avanzate da Confesercenti a seguito della diffusione delle previsioni macroeconomiche realizzate con il Ref, secondo le quali sono 6 milioni le persone che in Italia non lavorano.
“Siamo ancora in emergenza occupazione – ha detto il presidente di Confesercenti, Marco Venturi – sono circa 3 milioni i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro e altri 3 milioni sono rimasti ai margini del mercato del lavoro scoraggiati dalla situazione di crisi”.
Secondo l’associazione, inoltre, “di questo passo ci vorranno 7 anni per riportare il Pil sui valori del 2007, mentre ci vorranno 6 anni per i consumi e 8 anni per gli occupati”.
Dati alla mano il numero uno di Confesercenti, Marco Venturi, ha infatti ricordato che “il Pil italiano, nel 2013, rispetto ai livelli pre-crisi, ha registrato una caduta dell’8,5% ed i consumi delle famiglie una perdita del 7,6%”.
Lo scenario, dunque, “certamente non è entusiasmante per il nostro paese – ha aggiunto Venturi – e ancora una volta, nel 2014, mancheremo la ripresa che verrà rimandata all’anno successivo”.
Quanto ai consumi delle famiglie, Confesercenti ha stimato per il 2014 un fragile +0,2%, mentre l’inflazione si attesterà allo 0,4%. Nel 2015, invece, i consumi cresceranno dello 0,7% e si attenuerà il rischio deflazione con una inflazione allo 0,7%. E sul fronte dei conti pubblici l’associazione ha calcolato un deficit-Pil al 3% quest’anno e al 2,7% nel 2015.
F.P.