La Confederazione unitaria dei quadri, pur condividendo pienamente l’iniziativa del governo di anticipare la manovra finanziaria da 24 miliardi di euro per il prossimo biennio per consentire al bilancio dello stato di rientrare nei parametri concordati nel patto di stabilità europeo, ha sui contenuti del provvedimento qualche riserva.
Esprime la sua preoccupazione in quanto la manovra appare “decisamente incentrata sui tagli alla spesa e molto meno attenta a introdurre elementi concreti per favorire lo sviluppo e la ripresa dei consumi interni la cui caduta è tra le cause principali dello squilibrio dei conti pubblici”.
Inoltre Confederquadri ha delle perplessità sui tagli “indiscriminati sulle istituzioni locali che incideranno sicuramente sui servizi e, attraverso il blocco del turn-over, sulla qualità della sanità pubblica”.
Ancora manifesta il proprio “scetticismo” per le entrate previste attraverso la lotta alla evasione fiscale, la cui efficacia “viene molto attenuata dalla ventilata disponibilità a procedere a nuovi condoni”.
La manovra, a giudizio della Confederazione, appare “decisamente iniqua nella distribuzione dei sacrifici richiesti agli italiani concentrando i tagli sempre dalla parte del lavoro dipendente ed esentando dai sacrifici, strutturali e temporanei, le rendite finanziarie e speculative, i consumi di lusso, le rendite di posizione insieme ai privilegi ed ai costi della politica”.
Per questo Confederquadri contesta “la retorica del governo che, con questa manovra afferma di non mettere le mani in tasca agli italiani, quando è di tutta evidenza la constatazione che il potere di acquisto delle retribuzioni verrà decurtato in maniera significativa nel prossimo biennio sia in modo diretto che indiretto”.
Confederquadri, dunque, auspica che durante l’iter parlamentare per l’approvazione del decreto si realizzino le condizioni per introdurre le modifiche indispensabili per approvare una manovra che sia “maggiormente finalizzata allo sviluppo e al sostegno dei settori produttivi e che, al tempo stesso, realizzi un’equità sostanziale sul piano sociale mettendo pesantemente le mani nelle tasche degli evasori e degli elusori fiscali, delle renditi di posizione, dei corrotti e dei corruttori, dei soliti furbi, e di tutti coloro che, in modo diretto e indiretto, vivono in modo parassitario della politica, intesa nella sua più ampia accezione”. (FRN)