“Occorre ricercare una buona politica. Non abbiamo bisogno di una Politica troppo provinciale rispetto alla gravità del momento. Non si può abbattere il debito al 60%, portare la scuola ai primi livelli nelle classifiche dell’Ocse, combattere l’evasione fiscale, rendere efficiente la Pa e veloce la magistratura. Per farlo occorrono più legislature. Occorre una grande intensa bipartisan. L’esempio del manifesto delle imprese che ha visto banche, imprese, cooperative, assicurazioni insieme, al di là degli interessi specifici, può essere rappresentato anche in politica per elevarne la qualità”. Lo dice Luigi Marino, presidente di Confcooperative e portavoce dell’Alleanza delle Cooperative italiane intervenendo al 14 Congresso del Credito Cooperativo in svolgimento a Roma.
“E’ inutile nascondersi”, prosegue Marino, “dobbiamo ricostruire l’Italia”.
Rispetto alla manovra del governo anche Confcooperative nutre delle perplessità: “bloccare la rivalutazione delle pensioni significa, dice Marino, incidere su persone che non hanno possibilità di reperire altre risorse”.
Non si può continuare a suo avviso ad affrontare il problema “sempre dopo”. “Sono le pmi, le cooperative, le persone comuni a pagare i conti di una tecnocrazia lontana dai territori e dalle persone”. E sono sempre le cooperative, ricorda Marino, che creano “valore e ricchezza sul territorio”, sono “l’unica forma di welfare nel sociale”. (FRN)