La vera ripresa dei consumi arriverà nel 2012, anno in cui è atteso un aumento dell’1,6%. Lo afferma Confcommercio nel suo rapporto sui consumi 2010 che aggiunge come, con l’anno appena concluso, si avrà una crescita di solo lo 0,4%, mentre nel 2011 si dovrebbe ottenere un +0,9% in termini reali. Nel giro di 10 anni, con una riduzione media annua del 2,1% nel biennio 2008-2009, i consumi pro capite sono tornati ai livelli del 1999.
Nel terzo trimestre del 2010, prosegue Confcommercio, il prodotto lordo dell’Italia é cresciuto di due decimi di punto su base congiunturale. Una variazione inferiore rispetto a quanto fatto registrare dalle economie più avanzate (ad esempio Germania +0,7%, Regno Unito +0,8%, Usa +0,5%) e molto esigua in termini pro capite. Non va, però, trascurato che per il terzo trimestre consecutivo la variazione del pil é risultata positiva – e questo indica che il Paese, tecnicamente, é fuori dalla recessione – e che nei mesi da giugno a settembre, secondo le rilevazioni dell’Indicatore consumi Confcommercio, la variazione congiunturale dei consumi in termini reali é stata per tre volte su quattro positiva. Superata la recessione, restano però ancora aperte le domande sui tempi di recupero del terreno perso nel biennio 2008-2009 che, sfortunatamente, si prospettano lunghissimi. Infatti, guardando alla spesa delle famiglie e agli occupati, non soltanto appare evidente la posizione attuale del livello dei consumi, poco sopra i minimi storici, ma si nota come la modesta ripresa non si é trasmessa ancora al mercato del lavoro. Senza una maggiore occupazione, nota Confcommercio, difficilmente si osserverà una curva crescente nella spesa reale per consumi. E senza consumi difficilmente ci sarà una ripresa solida. (FRN)