“Apprendiamo dalla stampa che anche il Governo Monti si starebbe piegando agli interessi di una piccola parte del mondo taxi che però pare essere una potentissima lobby trasversale”. Lo scrivono in una nota congiunta Anitrav, Fai Trasporto Persone/Conftrasporto Confcommercio, Federnoleggio/Confesercenti.
“La modifica – si legge – che escluderebbe i taxi e gli NCC dall’applicazione dell’art. 34 della manovra Monti è stata concordata solo con le OO.SS. taxi violando ogni buon senso e ogni principio della concertazione. Non solo si è deciso di fermare il processo di liberalizzazioni necessario alla crescita e alla salvezza del nostro Paese. Si è deciso di accordarsi con le OO.SS. taxi per cancellare la scomoda concorrenza rappresentata dall’attività di Noleggio Con Conducente. Unico caso italiano ed europeo di categoria che chiede la liberalizzazione ma non la ottiene per volere della concorrenza”.
“Contestualmente alla modifica dell’art. 34 – aggiungono – non si è visto alcun emendamento volto ad abrogare definitivamente l’art 29/1 quater del DL 207/08 che ha prodotto, sempre sotto la pressione della lobby taxi, vincoli così assurdi ed illegittimi da essere definiti incostituzionali e antieuropei dal Governo precedente nel DPCM 74/11. Norma più volte censurata dall’allora Presidente AGCOM Dott. Catricalà che sembra irreperibile in queste ore.
Chiediamo un incontro immediato col Dott. Catricalà o col Ministro Passera che porti le rassicurazioni sulla intenzione del Governo a non cancellare 85mila imprese Italiane che generano un forte gettito per lo Stato e per l’indotto”.
“Cancellazione – si legge ancora – che avverrà per legge e che avrà come unico beneficiario un pugno di tassisti. Poche persone con amicizie ben introdotte nei palazzi della politica.
Ci appare inverosimile che il Governo di professori europei e di stimati professionisti che ben conoscono il servizio NCC possa piegarsi a simili giochetti consoni alla peggior politica che ha portato l’Italia sull’orlo del baratro”.
“Confidiamo in una convocazione urgente da parte delle suddette Autorità. In caso contrario il Governo e quella parte politica che sostiene la suddetta piccolissima lobby si assumerà le responsabilità politiche e morali di quanto potrà accadere. Non possiamo garantire i servizi prenotati compresi quelli per i Parlamentari. Non possiamo garantire la mobilità nei paesi distanti dai capoluoghi abbandonati dal servizio taxi ormai da anni, nemmeno ai poli fieristici. Soprattutto non possiamo garantire che non ci saranno blocchi spontanei da parte di una Categoria vessata da quasi tre anni di agonia. A nulla sono serviti fin qui gli ammonimenti dell’ AGCOM, della Camera all’unanimità,della Commissione Trasporti, della Comunità Europea prossima ad aprire la procedura di Infrazione su questa questione. A quanto pare vengono premiati solo i disordini ed è difficile continuare ad esortare la Categoria a mantenere atteggiamenti civili quando vengono sistematicamente ignorati.
Sono garantiti solo i trasferimenti da e per gli ospedali e quelli richiesti da persone affette da handicap.
Ci riserviamo di organizzare forme di protesta di sicura risonanza e abbiamo anche dato mandato ai nostri Avvocati di studiare atti risarcitori nei confronti dello Stato, nonchè di studiare le procedure per il trasferimento di tutte le nostre imprese associate in altro Paese Comunitario in virtù del trattato fondativo dell’Unione”. (LF)
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