“E’ necessario sospendere immediatamente l’operatività della Tares, prorogandone i termini di entrata in vigore almeno fino al 1° gennaio 2014”. Lo sostiene Confcommercio in una nota. “La sospensione – si legge – deve riguardare anche la componente servizi che, da sola, comporta un aggravio di oltre 1 miliardo di euro per famiglie e imprese e che è già in parte ricompresa dalle voci servizi indivisibili presenti nell’IMU. Cittadini e imprese finirebbero per pagare due volte, sulla stessa base imponibile, gli stessi servizi che anche l’imposta sul mattone è chiamata a finanziare”.
“Occorre, inoltre, – prosegue la nota – aprire un tavolo tecnico di lavoro, partecipato dalle principali associazioni di categoria, con il compito di ridefinire la struttura complessiva del sistema tariffario e di individuare nuovi coefficienti che rappresentino al meglio la reale produzione di rifiuti delle varie categorie economiche”.
“L’attuale sistema, infatti, – sostiene l’associazione – se non prorogato e completamente rivisto, determinerà un aumento spropositato delle tariffe sui rifiut”i. Da un’elaborazione di Confcommercio emerge che l’applicazione della Tares comporterà un incremento medio dei costi per il servizio urbano dei rifiuti del 290% e per alcune tipologie di attività incrementi medi superiori al 400%, come per la ristorazione, o addirittura al 600%, come per l’ortofrutta e le discoteche. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu