Dall’Istat arrivano “segnali positivi” sulle vendite al dettaglio, ma occorre attendere per avere una «conferma» sull’avvio di una vera ripresa. È quanto sostiene, in una nota, l’Ufficio Studi Confcommercio.
“Il miglioramento registrato ad aprile, in linea con quanto già anticipato dall’Icc, è un segnale che va letto con estrema cautela, soprattutto se si guarda alle dinamiche tendenziali, in considerazione dell’effetto Pasqua”, sottolinea. È stata, infatti, spiega l’associazione dei commercianti, “la diversa tempistica di questa festività ad aver contribuito a vivacizzare le vendite, in particolare nel settore alimentare”. Inoltre, aggiunge l’Ufficio Studi Confcommercio, “la stagnazione delle vendite registrata nel primo quadrimestre e le incertezze che si registrano sul versante del clima di fiducia delle famiglie, peraltro in peggioramento a giugno, sono – evidenzia – ulteriori elementi che suggeriscono di attendere i prossimi mesi per verificare l’effettivo avvio della fase di un più deciso miglioramento dei consumi che da tempo il nostro sistema attende per dare slancio alla ripresa”. (FRN)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu