L’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala ad aprile 2010 una diminuzione dell’1,6% in termini tendenziali interrompendo un periodo, che durava dall’ultimo trimestre del 2009, di graduale recupero dei livelli di consumo delle famiglie.
Il dato dell’ultimo mese, osserva Confcommercio, è stato peraltro largamente influenzato dall’andamento della domanda di autovetture.
Più articolata appare la situazione sul versante del “sentiment” delle imprese. A maggio a fronte di un ulteriore miglioramento del clima di fiducia degli operatori delle aziende manifatturiere, gli imprenditori del commercio e dei servizi segnalano un peggioramento.
La presenza di aspettative più favorevoli sul versante delle imprese manifatturiere sembra derivare dal progressivo miglioramento registrato dalla produzione.
La riduzione registrata ad aprile dall’ICC, rispetto all’analogo mese dello scorso anno, riflette una riduzione dei volumi acquistati dalle famiglie per i beni (-2,2% che segue il +4,4% di marzo) e un moderato aumento della domanda di servizi (+0,4%). Il dato riflette il ridimensionamento dei tassi di crescita dei prezzi dei beni, nonostante la progressiva tendenza all’aumento registrata dai carburanti .
La domanda per i servizi di ristorazione e d’alloggio ha evidenziato ad aprile, secondo l’indagine di Confcommercio, una flessione dell’1,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Dopo un periodo di decisa espansione della domanda, i consumi per beni e servizi per la mobilità hanno registrato, ad aprile 2010, una decisa battuta d’arresto con una diminuzione del 14,8% rispetto all’analogo mese dello scorso anno.
Gli articoli di abbigliamento e calzature hanno evidenziato una riduzione dello 0,6% rispetto ad aprile del 2009. Il dato segue un bimestre abbastanza favorevole. (FRN)