Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, a margine della cerimonia per i 70 anni dell’associazione che si sta tenendo questa mattina al teatro la Fenice di Venezia, ha affrontato alcuni punti di discussione in materia di lavoro e di crescita.
In particolare, Sangalli ha focalizzato la sua attenzione sugli strascichi di questi “sette anni di recessione profonda che ha vissuto il paese, che ha distrutto posti di lavoro, cancellato imprese e ridotto il tenore di vita degli italiani. Tanti non ce l’hanno fatta – prosegue il presidente – ma abbiamo visto anche tante speranze farsi strada”. Inoltre, i dati sull’occupazione al ribasso rappresentano “un risveglio che comincia ad esserci”, per cui si è necessario lavorare per “una crescita più robusta e duratura”.
Pertanto, Sangalli invita il governo ad accettare questa sfida di crescita e a “comprendere anche le ragioni delle imprese, a prendere le decisioni migliori”. Prioritario, in questo senso, è il dialogo con le parti sociali, “ingrediente indispensabile per il funzionamento della democrazia economica e non solo: accresce la dignità della politica, restituisce speranza ai cittadini, offre ragionevoli certezze alle imprese. Coinvolgere le forze produttive – continua Sangalli – crea consapevolezza sugli obiettivi, fa emergere in modo trasparente le diversità di vedute, riduce i conflitti, crea condivisione e rafforza la coesione sociale”.
Infine, il presidente affronta la questione fiscale, sostenendo la necessità di “tagliare le tasse, ridurre con più coraggio e determinazione la spesa pubblica improduttiva, recuperare evasione ed elusione per avere così delle risorse importanti per arrivare ad una riduzione generalizzata delle aliquote Irpef”. L’azione apporterebbe un grosso vantaggio anche alla condizione delle famiglie italiane: “Questa situazione di incertezza ancora ci preoccupa – conclude Sangalli – ma mettere più soldi in tasca alle famiglie significa anche rilanciare i consumi”.