“Si consolida la tendenza al ridimensionamento del tasso d’inflazione, passato in pochi mesi, dal 3,2% al 2,4% di dicembre, evidenziando una dinamica che potrebbe portare temporaneamente, nei prossimi mesi, il tasso di crescita dei prezzi al consumo al di sotto del 2%, a meno di nuovi interventi sui prezzi provenienti dal fronte fiscale, per adesso collocati a luglio con il previsto ulteriore incremento dell’aliquota standard dell’Iva” Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio sulle stime dei prezzi diffuse oggi dall’Istat.
“Quanto al tasso medio di inflazione per il 2012 – si legge – il dato risulta condizionato in misura significativa dalla componente energetica ed impositiva. Gli aumenti più significativi si sono, infatti, concentrati nel settore dei trasporti, dell’energia e dei tabacchi. Acquistati con elevata frequenza dalle famiglie italiane, questi capitoli hanno determinato il deciso incremento del costo di molti beni di base, riducendo reddito reale e benessere economico dei cittadini”.
“Il 2012 – conclude il Centro Studi – lascia all’anno che è appena iniziato un’eredità inflazionistica dello 0,7%. Considerando l’effetto derivante dal previsto innalzamento dell’IVA, stimabile in 3 decimi di punto, e gli effetti degli aumenti di alcune tariffe e prezzi amministrati, tra cui gas, autostrade, smaltimento rifiuti, canone RAI, assicurazioni auto, già decisi, difficilmente si potrà scendere, nella media del 2013, sotto la soglia del 2% complessivo”. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu