“E` apprezzabile l`intento di riformare la disciplina vigente, ma sono necessari alcuni correttivi al testo in esame. Si è, infatti, finalmente introdotto, come da noi più volte richiesto, l`equo compenso anche per i professionisti non ordinistici definiti dalla legge 4/2013. Tuttavia, per la individuazione dei parametri di riferimento come per la composizione dell`Osservatorio sull`equo compenso, è necessario far valere i criteri di rappresentatività già sperimentati nel Tavolo tecnico sul lavoro autonomo”. Così la presidente di Confcommercio Professioni, Anna Rita Fioroni, nell`audizione presso la Commissione Giustizia del Senato sui disegni di legge in materia di equo compenso per le prestazioni professionali.
“Altro punto fondamentale è, poi, – continua Fioroni – il perimetro di applicazione della nuova disciplina, da estendere anche alle altre professioni regolamentate che non sono iscritte ad Albi, Ordini o Collegi e che finora sono escluse alla definizione di cui alla legge 4/2013”.
“Inoltre – conclude Fioroni – l`equo compenso va garantito non solo nell`ambito delle prestazioni rese sulla base di convenzioni, ma anche al di fuori di esse e, in ogni caso, quando sussista un possibile squilibrio tra committente e professionista. E va rafforzata la tutela dei professionisti anche nei rapporti con la Pubblica Amministrazione”.
E.G.