“Occorre una revisione profonda della vigente normativa che sappia coniugare l`effettività delle tutele per i lavoratori e lo snellimento degli adempimenti burocratici per le imprese. Si tratta di avviare quindi una nuova stagione di riforme che abbia al centro prevenzione, informazione, formazione e semplificazione amministrativa”. Lo scrive Confcommercio in una nota in occasione dell`incontro di oggi al ministero del lavoro su salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
“Le misure più urgenti che le imprese si attendono – spiega Confcommercio – riguardano lo snellimento degli adempimenti generali e delle disposizioni sulla formazione e l`informazione per le attività a basso rischio e le prestazioni di breve durata, l`eliminazione delle procedure burocratiche legate alla data certa, la consultazione dei lavoratori per le imprese con un numero minimo dei dipendenti, il coordinamento e la riorganizzazione dei controlli”.
“Vanno inoltre unificati, e focalizzati soprattutto su attività di prevenzione, i vari enti che, a diverso titolo, si occupano di sicurezza sul lavoro.
Centrale, in questa prospettiva, sarà anche la revisione dell`apparato sanzionatorio che è, ancora oggi, inutilmente repressivo e punitivo e, soprattutto, non collegato ad una chiara finalità preventiva”, prosegue la nota.
“Siamo convinti – ha dichiarato Donatella Prampolini, vice presidente Confcommercio con delega al lavoro – che il sistema di tutela della salute e sicurezza sul lavoro non debba basarsi su una logica di mera repressione, insufficiente e spesso inutile, e debba essere invece improntato alla diversa logica del sostegno e supporto verso i soggetti della prevenzione (lavoratori e imprese)”.
La nota entra nel dettaglio di quelle che devono essere le scelte di fondo:
– la graduazione delle tutele rispetto all`evoluzione del mondo del lavoro e alla presenza di oggettivi e misurabili indici di rischio infortunistico; – la semplificazione e la chiarezza delle norme e delle procedure e l`univocità delle interpretazioni; – un approccio consulenziale delle pubbliche amministrazioni; – lo sviluppo di “best practices”; – la rinuncia al primato dell`azione repressiva e della sanzione penale, da ricondurre al rango effettivo di estrema “ratio”; – l`eliminazione di competenze istituzionali sovrapposte e confliggenti.
“Baricentro dell`opera di revisione normativa sarà, infine, la necessità di promuovere un`armonizzazione tra la legislazione europea e quella nazionale, evitando, per il futuro, la pratica oggi usuale di introdurre procedure più complesse ed articolate rispetto a quelle previste – quale livello minimo da garantire – dalle fonti comunitarie”, conclude Confcommercio.
TN