“Nella metrica corretta per i giorni di calendario i primi nove mesi del 2024 segnano un tendenziale del Pil a più 0,4%. Non sarebbe dissimile, secondo le nostre stime, l`andamento dell`ultimo quarto, con un novembre in crescita congiunturale di un decimo di punto e un tendenziale a +0,5%. Aggiungendo, quindi, due decimi dovuti al maggior numero di giornate lavorative, la chiusura del 2024 si collocherebbe a +0,6%, lontano dall`obiettivo dell`1%, il cui raggiungimento sarebbe ormai condizionato a un`accelerazione finale scarsamente probabile, almeno stando alle serie storiche delle variazioni congiunturali degli ultimi venti anni”. E’ quanto stima Confcommercio nell’ultima congiuntura economica.
“La risalita, secondo le nostre stime, dell`inflazione su base annua a novembre, e presumibilmente a dicembre, sopra l`1% è frutto di un effetto base, perfettamente in linea con le previsioni e non desta preoccupazione”, si legge ancora nella nota.