“Le dinamiche inflazionistiche italiane continuano ad essere condizionate dall’evoluzione dei prezzi relativi ai prodotti energetici e, più in generale, a tutto il segmento del trasporto”. Lo scrive Confcommercio in una nota a commento dei dati sull’Inflazione. “L’incremento dello 0,4% – si legge – registrato nell’ultimo mese dell’anno è, infatti, imputabile in misura quasi esclusiva alle dinamiche registrate da questo comparto riflettendo l’ennesimo aumento dell’accisa sui carburanti ed alcuni fattori stagionali: questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio alle stime dell’inflazione per il mese di dicembre diffuse oggi dall’Istat”.
“Al di là del dato congiunturale – prosegue la nota – a preoccupare è “l’eredità” lasciata dal 2011 al 2012 pari all’1,3%. Dato che, anche alla luce degli aumenti già decisi per gennaio, delle tensioni in atto sulle materie prime petrolifere, acuite dal deprezzamento dell’euro, e dei possibili ulteriori aumenti dell’Iva, porta ad ipotizzare come anche nell’anno appena iniziato l’inflazione continuerà a registrare tassi d’incremento abbastanza elevati. E questo rischia di acuire le difficoltà di famiglie e imprese nella già difficile fase di congiuntura economica che il Paese sta vivendo”. (LF)