A settembre l`indice di disagio sociale, calcolato dall’Ufficio Studi di Confcommercio si è attestato a 8,9 (-0,4 su agosto), toccando il nuovo minimo storico con una flessione di quattro decimi di punto rispetto al mese precedente.
Il dato è sintesi di un ulteriore rallentamento dell`inflazione per i beni e i servizi ad alta frequenza d`acquisto e della stabilizzazione della disoccupazione estesa.
In particolare, la rilevazione del mercato del lavoro evidenzia una diminuzione di 63 mila occupati rispetto ad agosto, ma con una contestuale flessione della disoccupazione che è scesa di 14 mila unità, mantenendo il tasso di disoccupazione ufficiale al 6,1%, livello che non si registrava dal 2007. L’inflazione dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto si conferma in rallentamento, con una crescita annua dello 0,5%, che risulta inferiore di sei decimi rispetto al mese precedente. Questo indicatore suggerisce una lieve distensione dei prezzi, anche se i dati preliminari di ottobre suggeriscono una possibile inversione di tendenza, con una previsione di crescita dell’1%.
Aumentano i timori sulla possibilità di mantenere, nei prossimi mesi, l`area del disagio sociale ai livelli attuali. Il maggior ricorso a forme d`integrazione salariale e il progressivo aumento degli inattivi “rappresentano il segnale di un possibile deterioramento, a breve, del mercato del lavoro”, conclude l’associazione.