I giovani imprenditori, quelli con meno di 30 anni titolari di un’impresa individuale, sono passati dai 278.000 del 2002 a 212.000 del 2010. La perdita in otto anni è stata dunque pari a 66.000 aziende. Sono alcuni dei dati presentati dalla Confcommercio nella conferenza stampa di presentazione del Forum dei Giovani dell’organizzazione in corso oggi e domani a Venezia. «Questo trend ha a che fare – ha spiegato il direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella – con la riduzione drammatica del tasso di crescita della nostra economia. Se si restringe il bacino giovani imprenditori occorre almeno valorizzarne al massimo le capacità. La riduzione di forze giovani nell’imprenditoria riduce anche le complessive possibilità di crescita del Paese». La Confcommercio spiega infatti che un aumento del 10% della quota dei giovani imprenditori produrrebbe un aumento del Pil per occupato pari allo 0,2%, ovvero il 20% della crescita prevista per l’Italia nel 2010 (circa +1%). (FRN)
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