“Pensiamo che tutto ciò che entra dal concordato fiscale deve essere finalizzato a tagliare le tasse a quelle persone, lavoratori dipendenti e pensionati, che le tasse le pagano ogni anno fino all’ultimo centesimo”. Lo ha detto il leader della Cisl, Luigi Sbarra, a Coffee Break.
“Ho chiesto al Governo che le entrate del concordato vanno finalizzate a ridurre il peso delle tasse al ceto medio – ha proseguito – per esempio riducendo la seconda aliquota Irpef, quella del 35%, e alzando lo scaglione sino a 60mila euro. Poi bisogna fare una riforma fiscale complessiva. Il vero tema è andare in profondità con un’azione forte di contrasto all’evasione ed elusione fiscale e contributiva”.
Inoltre, per Sbbarra nella manovra “ci sono molto misure positive, soprattutto quelle che recepiscono nostre proposte e rivendicazioni. La manovra complessivamente è per due terzi concentrata per sostenere redditi da lavoro e pensione, famiglie, finanziare il rinnovo della contrattazione nel pubblico impiego e la detassazione dei contratti di secondo livello – ha detto – bisogna valorizzare queste luci. E’ innegabile che ci siano la proroga strutturale del cuneo che riguarda 14 milioni di lavortaori, l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef e che si rispristina la piena indicizzazione delle pensioni”.
Secondo Sbarra “ci sono poi cose che vanno migliorate. Non condividiamo il taglio strutturale degli organici della scuola, è sbagliato il rinnovo parziale del turn over negli enti locali, bisogna rispristinare il fondo dell’automotive, aumentare ancora di più le pensioni minime e il fondo per la non autosufficienza. Abbiamo ricevuto la disponibilità ad aprire confronti coi singoli ministeri per migliore queste cose oltre il perimetro della manovra”.
E.G.